Istruzioni per il riuso e inserimento di dati

Sia i funzionari e tecnici delle Soprintendenze sia i professionisti operanti in Emilia-Romagna possono richiedere le credenziali che permettono:

  • la visualizzazione e il riuso di tutti i dati già disponibili all’interno dell’ArcheoDB regionale;
  • la contestuale compilazione di nuovi record all’interno dell’ArcheoDB, corrispondenti agli eventuali nuovi elementi archeologici non ancora censiti all’interno dell’ArcheoDB stesso.

I dati possono essere consultati e integrati all’interno del programma opensource QGIS, attraverso un plugin appositamente sviluppato: scarica le istruzioni per l’Installazione, utilizzo e aggiornamento del plugin ArcheoDB in QGIS.

La struttura dei dati è orientata alla massima semplicità possibile, all’utilizzo di vocabolari fissi per favorire la ricerca ed estrapolazione dei dati, e all’attenzione del dato relativo alle macrofasi documentate dall’intervento, ciascuna delle quali deve essere caratterizzata dal punto di vista cronologico, tipologico e delle quote di rinvenimento, che devono essere necessariamente inserite qualora disponibili. Più in generale, vista l’essenzialità della scheda, i campi devono essere tutti compilati ogni volta che l’informazione è nota. Nel compilare i dati è necessario seguire le indicazioni del Vademecum per la compilazione del geodatabase ArcheoDB 2024.

Si consiglia di utilizzare il browser Mozilla Firefox per scaricare i materiali delle istruzioni.

L’utilizzo di ArcheoDB è obbligatorio in fase di redazione di VPIA e dal primo gennaio 2023 anche in occasione della consegna della documentazione di scavo: si invita perciò a prendere visione delle seguenti pagine informative:

Rivedi online la giornata di presentazione, puoi anche accedere direttamente al video di formazione pratica alla compilazione. A questo link trovi le domande più frequenti sul sistema (FAQ).

 

Per enti, professionisti e studiosi che vogliano sviluppare proprie cartografie dedicate ai beni culturali, i dati sono anche visualizzabili all’interno dei propri progetti GIS e siti informativi territoriali online, tramite un collegamento dinamico sempre aggiornato al geodatabase con servizi WMS (https://www.patrimonioculturale-er.it/wms) e WFS (https://www.patrimonioculturale-er.it/wfs)[1]; tali link devono essere utilizzati all’interno del proprio progetto GIS. Il riuso dei dati è regolato dalla licenza CCBY 4.0, citando come fonte “ArcheoDB – MiC/Segretariato regionale per l’Emilia-Romagna”

Si segnala che la scala di riferimento dei dati, dipendente dalla scala di acquisizione del dato stesso, è generalmente 1:5000. È quindi “sconsigliato” utilizzare un dato ad una scala maggiore (denominatore minore) rispetto alla scala di riferimento: per utilizzo si intende la visualizzazione, la stampa, l’analisi spaziale e tutte le operazioni geometriche con dati vettoriali.

[1] Nel caso dei WFS, per ottenere il layer completo, assicurarsi di non avere configurato nel client un limite massimo di entità in download (Max. number of features)

Ultimo aggiornamento

23 Gennaio 2024, 12:44

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