Istruzioni per il riuso e inserimento di dati
Sia i funzionari e tecnici delle Soprintendenze sia i professionisti operanti in Emilia-Romagna possono richiedere le credenziali che permettono:
- la visualizzazione e il riuso di tutti i dati già disponibili all’interno dell’ArcheoDB regionale;
- la contestuale compilazione di nuovi record all’interno dell’ArcheoDB, corrispondenti agli eventuali nuovi elementi archeologici non ancora censiti all’interno dell’ArcheoDB stesso.
I dati possono essere consultati e integrati all’interno del programma opensource QGIS, attraverso un plugin appositamente sviluppato: scarica le istruzioni per l’Installazione, utilizzo e aggiornamento del plugin ArcheoDB in QGIS.
La struttura dei dati è orientata alla massima semplicità possibile, all’utilizzo di vocabolari fissi per favorire la ricerca ed estrapolazione dei dati, e all’attenzione del dato relativo alle macrofasi documentate dall’intervento, ciascuna delle quali deve essere caratterizzata dal punto di vista cronologico, tipologico e delle quote di rinvenimento, che devono essere necessariamente inserite qualora disponibili. Più in generale, vista l’essenzialità della scheda, i campi devono essere tutti compilati ogni volta che l’informazione è nota. Nel compilare i dati è necessario seguire le indicazioni del Vademecum per la compilazione del geodatabase ArcheoDB 2023.
Si consiglia di utilizzare il browser Mozilla Firefox per scaricare i materiali delle istruzioni.
L’utilizzo di ArcheoDB è obbligatorio in fase di redazione di VPIA e dal primo gennaio 2023 anche in occasione della consegna della documentazione di scavo: si invita perciò a prendere visione delle seguenti pagine informative:
- Utilizzo di ArcheoDB nell’ambito della redazione di VPIA
- Utilizzo di ArcheoDB contestualmente alla consegna della documentazione di scavo
Rivedi online la giornata di presentazione, puoi anche accedere direttamente al video di formazione pratica alla compilazione. A questo link trovi le domande più frequenti sul sistema (FAQ).
Per enti, professionisti e studiosi che vogliano sviluppare proprie cartografie dedicate ai beni culturali, i dati sono anche visualizzabili all’interno dei propri progetti GIS e siti informativi territoriali online, tramite un collegamento dinamico sempre aggiornato al geodatabase con servizi WMS (https://www.patrimonioculturale-er.it/wms) e WFS (https://www.patrimonioculturale-er.it/wfs)[1]; tali link devono essere utilizzati all’interno del proprio progetto GIS. Il riuso dei dati è regolato dalla licenza CCBY 4.0, citando come fonte “ArcheoDB – MiC/Segretariato regionale per l’Emilia-Romagna”
Si segnala che la scala di riferimento dei dati, dipendente dalla scala di acquisizione del dato stesso, è generalmente 1:5000. È quindi “sconsigliato” utilizzare un dato ad una scala maggiore (denominatore minore) rispetto alla scala di riferimento: per utilizzo si intende la visualizzazione, la stampa, l’analisi spaziale e tutte le operazioni geometriche con dati vettoriali.
[1] Nel caso dei WFS, per ottenere il layer completo, assicurarsi di non avere configurato nel client un limite massimo di entità in download (Max. number of features)
Ultimo aggiornamento
6 Aprile 2023, 12:22