Piano Paesaggistico
Piano Paesaggistico
Alla fine del 2015 la Regione e il Segretariato Regionale del MiBAC per l’Emilia-Romagna hanno firmato l’Intesa istituzionale per l’adeguamento del Piano Territoriale Paesaggistico Regionale (PTPR) al Codice dei beni culturali e del paesaggio e nel dicembre 2016 si è insediato il Comitato Tecnico Scientifico che, costituito da rappresentanti sia della Regione Emilia Romagna sia del Ministero della Cultura, ha il compito di coordinare i lavori e procedere alla realizzazione congiunta dell’adeguamento del PTPR. L’intesa è stata rinnovata il 28 maggio 2020.
Si tratta di un impegno ampio, volto a dare a chi vive e opera sul territorio certezze sia sulla perimetrazione delle aree tutelate sia degli interventi compatibili con la conservazione, la valorizzazione ed eventualmente il recupero dei valori paesaggistici che le caratterizzano.
Fase 1: Dare certezza alla tutela: l’attività di ricognizione del patrimonio tutelato
L’attività di adeguamento del Piano Paesaggistico si è concentrata nella prima fase sulla corretta individuazione delle aree tutelate, in base alle definizioni ope legis dell’art. 142 e sulla base dei provvedimenti emanati nel tempo per individuare le aree di notevole interesse oggi tutelate dall’art. 136 del Codice dei Beni Culturali.
Le diverse forme di individuazione del perimetro delle aree tutelate che si sono susseguite in quasi cent’anni di tutela, con le cartografie che progressivamente vi si sono affiancate, necessitano infatti di essere messe a sistema eliminando possibili fonti di incertezza, legate principalmente a riferimenti non più aggiornati o talora insufficienti, quando non contraddittori tra testo e cartografia allegata.
Per questo fondamentale impegno, corrispondente alla ricognizione dei beni paesaggistici e alla “loro delimitazione e rappresentazione in scala idonea alla identificazione” (previsto dai commi b e c dell’art. 143 del Codice), è vivo e regolare il confronto in seno al Comitato Tecnico Scientifico, che ha già esaminato tutti i provvedimenti presenti sul territorio regionale, sulla base di una metodologia condivisa per risolvere eventuali perimetrazioni incerte o contraddittorie.
Coerentemente con i principi di trasparenza e leale collaborazione interistituzionale, la Regione e il MiC ritengono opportuno procedere alla pubblicazione sui propri siti dei risultati finora raggiunti dal Comitato Tecnico Scientifico nella attività di ricognizione dei beni paesaggistici, che sono oggetto di progressive integrazioni con l’avanzare del processo di validazione.
È importante sottolineare che le risultanze hanno carattere di sola informazione dei progressi finora raggiunti nell’individuare con la massima precisione possibile l’esatta perimetrazione così come sancita nei provvedimenti istitutivi. Infatti il valore giuridico è sancito dal testo dell’atto istitutivo del bene, di cui la perimetrazione verificata dal Comitato Tecnico Scientifico si propone come interpretazione autentica.
È quindi possibile consultare gli esiti della Ricognizione degli immobili e aree di notevole interesse pubblico (art.136 del D.Lsg.42/2004) che comprendono anche tutti i documenti istitutivi delle tutele oppure visualizzarli sulla mappa interattiva del WebGIS del Segretariato. Nella stessa mappa interattiva sono visualizzabili ampia parte dei risultati della ricognizione in corso dei beni tutelati ai sensi dell’art. 142, comma 1 e in particolare dell’individuazione dei territori costieri, laghi, fiumi, torrenti e corsi d’acqua, montagne, circhi glaciali, parchi e riserve, territori coperti da foreste e boschi e zone umide. È in corso infine la verifica degli usi civici e delle aree di interesse archeologico/paesaggistico (lettera m).
Anche le tutele art. 142, come le art. 136, sono consultabili altresì sui portali regionali, e nello specifico sul catalogo dell’informazione “minERrva” punto di riferimento e di condivisione delle informazioni conservate dalla Direzione Generale Cura del Territorio ed Ambiente della Regione Emilia-Romagna (https://datacatalog.regione.emilia-romagna.it/catalogCTA/ ).
L’attività di ricognizione dei beni paesaggistici procede parallelamente all’opera di perimetrazione vettoriale di tutti beni immobili, architettonici ed archeologici, tutelati ai sensi della parte seconda del Codice, svolta dal Segretariato Regionale con la fondamentale collaborazione delle Soprintendenze e pubblicata sul sito www.patrimonioculturale-er.it , nell’ottica di giungere ad un sistema coerente e certo messo a disposizione dei tecnici e dei cittadini per l’individuazione di tutto il patrimonio tutelato.
Saline di Cervia _Pietro Fabbri
Ultimo aggiornamento
17 Giugno 2022, 12:10