Il WebGIS
Perchè è nato il WebGIS del patrimonio culturale dell’Emilia-Romagna? Quali sono i suoi contenuti, i suoi utilizzatori e che servizi offre? E verso quali nuovi progetti ed esigenze?
Il WebGIS del patrimonio culturale dell’Emilia-Romagna è nato all’indomani del sisma 2012, quando, per rispondere all’emergenza, si è reso necessario predisporre una cartografia correlata a un database dei beni architettonici danneggiati che fosse il più affidabile possibile. Grazie al fondamentale contributo garantito dalle Soprintendenze attive sul territorio, la ex Direzione Regionale ha acquisito le banche dati più aggiornate sui beni architettonici emiliano-romagnoli e ne ha avviato la progressiva georeferenziazione: il progetto, inizialmente sviluppato per la sola area colpita dal sisma, si è successivamente esteso ben oltre i limiti del cratere, e oggi copre la totalità del territorio regionale. I dati sono in continuo aggiornamento ed ampliamento: oltre al patrimonio architettonico, sono presenti sul sistema i beni archeologici, le sedi di conservazione dei beni archivistici, i siti museali statali ed i beni paesaggistici, con l’intenzione di predisporre uno strumento per la conoscenza completa del vasto e articolato patrimonio culturale dell’Emilia-Romagna.
Consultabile attraverso un portale online operativo su PC, palmari e smartphone, il WebGIS è di agile consultazione: la pagina internet dedicata al mobile, leggera e semplificata, fornisce una puntuale conoscenza dei beni che si avvale della sovrapposizione tra i dati degli archivi delle Soprintendenze e le ricche basi cartografiche messe a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna.
L’accesso è libero per qualunque tipo di utenza, cui è consentito non solo visualizzare l’ubicazione dei beni e le relative schede informative e fotografiche, ma anche effettuare ricerche interattive scegliendo tra svariate basi cartografiche e diverse fotografie aeree e avvalendosi di filtri che consentono di visualizzare i beni in base a più criteri, come ad esempio denominazione, ubicazione, cronologia o tipologia.
Per enti, professionisti e studiosi che vogliano sviluppare proprie cartografie dedicate ai beni culturali, i dati sono anche visualizzabili all’interno dei propri progetti GIS e siti informativi territoriali online, tramite un collegamento dinamico sempre aggiornato al geodatabase con servizi WMS (https://www.patrimonioculturale-er.it/wms) e WFS (https://www.patrimonioculturale-er.it/wfs)[1]; tali link devono essere utilizzati all’interno del proprio progetto GIS.
Inoltre, tutti sono invitati a inviare notizie, segnalazioni e immagini che confluiranno nel sistema arricchendone i contenuti e incrementandone le potenzialità di tutela del patrimonio culturale.
Per i funzionari e i tecnici che operano negli Enti e nelle Pubbliche Amministrazioni è possibile attivare, su richiesta, l’accesso accreditato a un livello di ricerca di maggior dettaglio, che permette di visualizzare l’esatta consistenza dei beni di propria competenza e la relativa documentazione amministrativa. Per eventuali esigenze che invece richiedano l’ottenimento di dati certificati, resta comunque necessario fare riferimento alle Soprintendenze competenti.
Il sistema, sviluppato nell’ambito del progetto “Terreferme” per affrontare i momenti di criticità, si sta dunque via via evolvendo al fine di semplificare le quotidiane azioni di tutela del patrimonio culturale e di offrire un strumento nuovo di conoscenza, del territorio e sul territorio, liberamente fruibile dai cittadini e dai turisti più attenti, a cui oggi è dedicata anche la nuova interfaccia Tourer.it.
Video di presentazione del WebGIS
Istruzioni per la consultazione
Come richiedere l’accesso accreditato al WebGIS
Per informazioni e supporto: sr-ero.webgis@cultura.gov.it
ACCEDI AL WEBGIS DEL PATRIMONIO CULTURALE DELL’EMILIA-ROMAGNA
[1] Nel caso dei WFS, per ottenere il layer completo, assicurarsi di non avere configurato nel client un limite massimo di entità in download (Max. number of features)
Ultimo aggiornamento
6 Aprile 2023, 11:24